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autore
brano
 
Cicerone
Difesa di Archia, 20
 
originale
 
[20] Neque enim quisquam est tam aversus a Musis, qui non mandari versibus aeternum suorum laborum facile praeconium patiatur. Themistoclem illum, summum Athenis virum, dixisse aiunt, cum ex eo quaereretur, quod acroama aut cuius vocem libentissime audiret: "Eius, a quo sua virtus optime praedicaretur." Itaque ille Marius item eximie L. Plotium dilexit, cuius ingenio putabat ea quae gesserat posse celebrari.
 
traduzione
 
20 D'altra parte, nessuno ? cos? ostile alle Muse da non sopportare che l'eterna lode delle sue imprese sia affidata alla poesia. Si dice che il famoso Temistocle, il sommo ateniese, interrogato su quale voce ascoltasse pi? volentieri declamare, abbia risposto: ?Quella del pi? bravo a esaltare le mie gesta?. Allo stesso modo Mario fu molto legato a Lucio Plozio dal cui ingegno credeva potessero essere celebrate le sue imprese.
 

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